Mostra al T Hotel

MATER MATERIA

Mario Sulis

UNAHOTELS T Hotel Cagliari ti invita a un nuovo appuntamento con l’Arte, per la mostra Mater Materia di Mario Sulis, curata da Caterina Ghisu, Tramare e T Art.

L’oggetto, liberato dai dadaisti dalla sua funzione intrinseca, ripensato dai surrealisti in funzione indagatrice dell’inconscio, magica e onirica, riletto nel secondo novecento dalla Pop Art, dal New Dada americano, dal Nouveau Réalisme europeo, continua a essere per l’arte una fonte di ispirazione inesauribile.

Se nei ready-made Duchamp puntava a una indifferenza visiva, nell’objet trouvé surrealista di Meret Oppenheim si riscontra una carica emotiva collegata a meccanismi inconsci. Con il Nouveau Réalisme la scelta di esporre oggetti d’uso comune si moltiplica in declinazioni e significati sempre più vari e complessi, la loro conservazione ed esposizione ha l’obiettivo di contrastare i meccanismi di consumo imposti dalla moderna società capitalistica.

Il dialogo artista – materia diviene sempre più intimo, quasi a intrecciare relazioni esistenziali con essa, come nel caso di Alberto Burri, capace di assemblare e suturare tra loro sacchi, realizzare combustioni di fogli di plastica, legni e metalli, in un controllo costante e lirico della materia e dei suoi processi di consunzione.

Medico come Alberto Burri, suo principale riferimento artistico, Mario Sulis inizia i suoi assemblaggi negli anni Ottanta, mettendo in atto una riqualificazione estetica di oggetti quotidiani di risulta, attraverso un paziente lavoro sugli scarti di vetri, marmeria, plastiche e ferri, o di utilizzo di oggetti insoliti come piattelli da tiro a segno oppure obsoleti come i CD Rom, provenienti da rifiuti urbani e industriali.

L’oggetto abbandonato fa scattare in lui la pulsione di poterlo tramutare in qualcosa al quale restituire dignità attraverso l’arte, un gesto etico che acquista maggior valore per il contesto nel quale si inserisce, quello di una società in cui la vita degli oggetti diviene sempre più breve e la loro riparazione sempre più costosa.

Le opere di Mario Sulis sono frutto di un’attenta progettazione e di una cura del dettaglio che derivano dall’abitudine dell’artista al monitoraggio di ogni aspetto del processo creativo, dalla reazione della materia al suo gesto, a un taglio a una giustapposizione, dalle associazioni con nuovi materiali alla composizione chimica del colore, per approdare all’opera finita attraverso una lunga, materna gestazione. È nell’esito finale che vediamo combaciare il medico e l’artista, la rinascita o la guarigione della materia.

 

Caterina Ghisu

 

L’inaugurazione è prevista per mercoledì 16 aprile 2025 alle ore 18:30
con una presentazione delle opere.

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